Massimo Morsello - Nostri Canti Assassini (Italian Nationalist Song)
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4 years ago
⁣Well I am going to try to start uploading some good nationalist music that is hard to find nowadays. This vid is a real tribute to one of my favorite Nationalist singers. This song is a ode to the "Years of Lead" Basically a helter skelter started by the Communist in Italy that was fought back by former Blackshirts and Neo-Fascist movements.
Massimo Morsello (10 November 1958, Rome – 10 March 2001) was an Italian fascist political and singer-songwriter. He was the main figure of Italian fascist political music and, with Roberto Fiore, a co-founder of the Italian neofascist movement Forza Nuova.During the so-called "Anni di Piombo" or Lead Years he became involved in various violent episodes and is thought to have possibly been a member of the neo-fascist terrorist organization Nuclei Armati Rivoluzionari. He was sentenced to 9 years and 6 months for crimes related to terrorism. After exile in the Uk, he became a Nationalist musician. Morsello instead put far-right political themes into a more traditional acoustic, folk guitar-based songwriting. His self-admitted main influence is the Italian singer and songwriter Francesco De Gregori. In his later works he tried to develop a more personal style, influenced by psychedelia, especially in songs like Otto di Settembre and Vandea. His lyrics focused on themes like revolution, nationalism, Fascism, abortion and European Union, all from an unambiguously far-right point of view.
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Lyrics
Entrammo nella vita dalla parte sbagliata in un tempo vigliacco, con la faccia sudata,
ci sentimmo chiamare sempre più forte, ci sentimmo morire ma non era la morte
e la vita ridendo ci prese per mano, ci levò le catene per portarci lontano.
Ma sentendo parlare di donne e di vino, di un amore bastardo che ammazzava un bambino
e di vecchi mercanti e di rate pagate e di fabbriche nuove e di orecchie affamate.
pregammo la vita di non farci morire se non c'era un tramonto da poter ricordare
e il tramonto già c'era, era notte da un pezzo ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo.
Ma sentendo parlare di una donna allo specchio, di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio
e di un vecchio ricordo di vent'anni passati, di occasioni mancate e di treni perduti
e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada, difendemmo l'onore col sorriso e la spada.
Scordammo la casa e il suo caldo com'era per il caldo più freddo di una fredda galera
e uccidemmo la noia annoiando la morte e vincemmo soltanto cantando più forte
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini.
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